Il webinario della settimana scorsa, intitolato “Tu-vivi per sempre!” e trasmesso Venerdì sera (6 Novembre 2009) e poi ancora Domenica sera (8 Novembre 2009 ), ha ottenuto un grande successo e la partecipazione attiva degli ascoltatori presenti. Molti ora ci stanno chiedendo quando trasmetteremo il prossimo, perché il passa parola sta suscitando una grande curiosità da parte di tanta gente!
Questo mi ha fatto ricordare qualcosa che risale a qualche anno fa, quando stavamo vivendo con decine di giovani in una comunità che richiedeva molto impegno da noi per la sua conduzione quotidiana, e il Signore cominciò a parlarmi di coloro che vivevano in posti lontani e non avevano la possibilità di ricevere regolarmente il loro nutrimento spirituale necessario. Sebbene potessi sentire il bisogno della loro anima, le responsabilità pressanti di quel tempo purtroppo non ci permettevano di visitarli più spesso, e questo era un conflitto piuttosto intenso per me che desideravo ardentemente fare la volontà di Dio.
Alla vigilia di Capodanno del 2007, come è mio solito fare ogni anno, chiesi al Signore di darmi delle indicazioni per ciò che aveva in serbo per noi in futuro, e ricevetti il seguente verso biblico: «Non ricordate più le cose passate, e non considerate più le cose antiche. Ecco, faccio una cosa nuova; essa germoglierà; non la riconoscerete voi? Sì,aprirò una strada nel deserto,e farò scorrere fiumi nella solitudine… darò acqua al deserto e fiumi alla solitudine per dar da bere al Mio popolo” (Isaia 43:18-20).
Devo confessare che queste parole erano avvolte nel mistero per me, perché non avevo idea di cosa sarebbe accaduto in seguito, e non avevo ancora ricevuto ciò che il Signore poi mi mostrò tramite “La storia di Bambù … la mia vita!”
Qualche mese dopo il Signore ci fece capire che, per il bene della nostra salute fisica che avevamo trascurato da anni, era ora di trasferirci in un posto più tranquillo dove recuperare le forze, prima di catapultarci in un nuovo ministero che richiedesse molto da noi.
Molti di voi conoscono il resto della storia, che include due infarti, un arresto cardiaco e un paio di interventi cardiovascolari, ma devo dire che nel frattempo mi ero completamente dimenticato del passaggio biblico che ho prima citato. Potevo solo ringraziare il Signore per la nuova opportunità che mi dava per vivere ed amare coloro che mi aveva messo accanto, cercando di camminare umilmente al Suo cospetto. Non cercavo di più, anche se nell’intimità del mio cuore anelavo tornare ad insegnare la Parola di Dio nel modo in cui lo avevo fatto prima, ma “le nostre vie non sono le vie di Dio” (Isaia 55:8).
Tramite questi avvenimenti il Signore avviò un processo di guarigione per i nostri cuori, circondandoci di persone che a loro volta avevano bisogno di essere guariti interiormente. Man mano che il nostro dialogo quotidiano con Dio ci aiutava a guarire dalle nostre ferite e accendeva in noi lo zelo per aiutare altri in questo processo di guarigione, cominciammo a vedere i frutti di vite guarite e cambiate intorno a noi e presto ci rendemmo conto che il bisogno di guarigione del cuore è universale.
C’è una sola cosa che accomuna tutti gli esseri umani, a prescindere dallo stato sociale o estrazione culturale, ed è la sofferenza del cuore. Tutti provano un profondo dolore quando non si sentono amati, compresi o voluti dagli altri, e a volte queste ferite del cuore possono durare per tutta una vita se non si trova una cura adeguata.
Ben presto questa visione cominciò a risuonare in maniera sempre più forte e chiara nei nostri cuori, portandoci a cercare nuovamente la volontà di Dio per noi ora, e il Signore ci portò alla mente un passaggio del Vangelo di Luca in cui Gesù cita un’antica profezia di Isaia come adempimento del Suo ministero:
«Lo Spirito del Signore è su di me, e mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto e rimettere in libertà gli oppressi” (Luca 4:18).
Gesù aggiunse che “Come il Padre ha mandato Me, così Io mando voi” (Giovanni 20:21) a guarire i cuori spezzati!
Questa fu una vera e propria svolta per la nostra vita, quando il Signore ci fece capire che questo era il Suo nuovo mandato per noi, e che il nostro nuovo ministero sarebbe stato chiamato: la “Guarigione dei cuori spezzati”.
Caro Renato, ho letto con piacere il tuo racconto e devo dire che mi ha colpito tutto ciò che scrivi ma in particolare quando dici: “Tramite questi avvenimenti il Signore avviò un processo di guarigione per i nostri cuori, circondandoci di persone che a loro volta avevano bisogno di essere guariti interiormente”.
Io ho vissuto una brutta malattia che mi ha portato vicino alla fine della mia vita, ma il Signore mi ha voluto salvare. Ho la vita, ma non la voglia di vivere, non sono circondata da persone che mi amano o che vogliono il mio bene. Ho pensato spesso in questi ultimi tempi, a quale fosse il disegno di Dio per la mia vita e cosa potessi fare io, per me e per gli altri. Spesso gli chiedo la forza di andare avanti, mi sento prigioniera del male che è in me e che mi circonda. Per gli altri sono solo un peso. Se l’anima è malata anche il fisico si ammala. Nel mio piccolo, ho provato a dare sostegno a coloro che avevano bisogno di essere guariti interiormente, ma forse non ne ho la forza morale nè spirituale.
Ti auguro di avere sempre questo dono che il Signore ti ha dato e di trasmettere l’amore di Dio a tutti.
Un abbraccio. Anna
Carissima Anna, ti voglio bene!
Noi siamo dei trasmettitori di energia e d’amore.
Gli altri esseri umani intorno a noi sentono e percepiscono i nostri stati d’animo e la nostra gioia interiore. Tu sei circondata dal più grande amore che io conosca, quello di Gesù. E se saprai confidare pienamente in lui ti sentirai finalmente piena d’amore e di compassione verso le altre creature che incontrerai o che già conosci.
Capirai quali sono i disegni di Dio per te e non sentirai più dentro di te la “Grande Tristezza”.
Tu sei importante per Dio, non dimenticartelo mai, così come puoi essere importante per tutte le creature che incontrerai nel tuo viaggio terreno.
Ti abbraccio con amore.
Carissimo Nino,
ti ringrazio per le tue parole così forti che mi hanno rincuorato in un periodo difficile, di smarrimento e sconforto.
Farò tesoro di quello che mi hai detto e vorrei che si capisse quanto sono importanti le parole e quanto sia essenziale saper ascoltare. A volte tascuro entrambi questi aspetti. Ti ringrazio ancora e ti auguro la pace. Un abbraccio.
Cara Anna,
grazie per i tuoi commenti … sei un’anima molto speciale che ha tanto da dare agli altri intorno a se! Sono pienamente d’accordo con Nino: tu sei circondata dal più grande amore che esiste, quello di Gesù! E ti dirò di più, quell’amore che ti circonda sta bussando alla porta del tuo cuore e vuole riempirlo fino a farlo traboccare tutt’intorno a te! Spesso noi cerchiamo l’amore intorno a noi, e quando non lo troviamo, veniamo feriti profondamente nell’animo … questo è perché siamo stati “creati per essere amati”, compresi e accettati per quello che siamo, ma solo Gesù ha la capacità di entrare nel tuo cuore e di amarti per quello che sei, incondizionatamente, e senza aspettative!
Io non vedo come tu possa essere “solo un peso per gli altri”, quando hai un cuore così dolce e sensibile e, non importa quale sia stata la “brutta malattia” a cui accenni, il fatto stesso che sei ancora qui dimostra che Dio ha un grande progetto per te!
Se me ne dai la possibilità, vorrei aiutarti a scoprirlo … sentiti libera di scrivermi quando vuoi! Intanto prego per te, e mi unisco a Nino inviandoti un grande abbraccio fraterno.
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