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Cosa desideri per questo Natale?”

Natale 2017

L’anno scorso, durante la stagione natalizia, fecero un servizio televisivo dove ai passanti per strada veniva rivolta la  domanda, “Cosa desidera per questo Natale?”… La cosa che mi colpì fu come la maggior parte della gente rispose alla domanda! “Speriamo che questo Natale ci porti la pace, e che si trovi una soluzione ai problemi del terrorismo, della guerra e della fame che spinge tanti disperati a venire in Europa, speriamo che ci sia più lavoro per tutti”, eccetera. In altre parole, la gente desiderava qualcosa di più dei banali regali natalizi che saranno presto dimenticati!

Mi ricordai di quando ero un bambino di nove anni, in quarta elementare, e la maestra ci fece fare un tema dal titolo: “Cosa desideri da Gesù Bambino per Natale?”  A quel tempo, dalle nostre parti i regali non li portava Babbo Natale, ma il Bambino Gesù. Qualche settimana prima di Natale in casa si faceva il presepe (con la mangiatoia vuota), e poi al mattino del 25 Dicembre i bambini trovavano il Bambino Gesù nella mangiatoia, circondata dai regali che aveva portato per loro. Non so se la maestra fosse d’accordo con i genitori e ci facesse fare quel tema per scoprire cosa volevamo come regalo di Natale, ma i bambini lo prendevano sul serio e scrivevano ciò che desideravano.

Mio padre aveva da poco trasferito la famiglia in Piemonte, dopo aver ceduto un’attività commerciale in meridione a causa della crisi economica che spinse i padri di famiglia a cercare lavoro nel Nord Italia, dov’era più facile trovarlo grazie alle grandi industrie di Torino e Milano e le cittadine circostanti che ne beneficiavano con l’indotto. La nostra famiglia si trasferì nel quartiere residenziale di un capoluogo di provincia non lontano da Torino, abitato soprattutto da piemontesi, quindi io e i miei fratelli eravamo gli unici “terroni” della scuola! Gli altri erano figli di benestanti, mentre i nostri genitori stavano cercando di risalire la china, dopo le perdite finanziarie subite in meridione.

La nostra non era una famiglia “praticante”, perciò nonostante la mia giovane età, credevo poco in Gesù Bambino, soprattutto che portasse i regali ai bambini la notte di Natale, così ciò che scrissi nel tema sconvolse la maestra… Mentre gli altri bambini nel loro tema elencavano i regali che desideravano per Natale, io mi rivolsi direttamente a Gesù, scrivendo: “Non so se veramente Tu esisti e puoi esaudire i nostri desideri ma, se è così, Ti prego di portare pace nel mondo, serenità nella mia famiglia, e di supplire ai bisogni dei bambini che hanno fame e freddo.”

La speranza di ogni essere umano è di migliorare le proprie condizioni di vita e di vivere in un mondo migliore, fatto di pace, giustizia ed equità… questo è l’anelito del cuore di chi è stato toccato dal dolore e desidera qualche tipo di graziasalvezza! Ci si rende conto di non farcela da soli, e si spera di trovare qualcuno che intervenga nelle nostre vite per alleviare le sofferenze e ripristinare la pace e la gioia che si è persa

Se fra chi legge questa riflessione c’è qualcuno che si trova in situazioni simili, il Natale è un’opportunità per ricevere la salvezza che desiderate … Non fatevela scappare, correndo dietro a uno shopping banale e frenetico che non risolverà i vostri problemi, ma prestate attenzione all’annuncio che duemila anni fa venne fatto ad un gruppo di pastori…

“… c’erano dei pastori nei campi che di notte facevano la guardia al gregge. Un angelo si presentò loro e la gloria del Signore li avvolse di luce, ed essi furono presi da un grande spavento. L’angelo disse: «Non temete! Vi porto la >buona notizia di una grande gioia per tutti: “Oggiè nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. Questo vi sarà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia». Ad un tratto vi fu una moltitudine celeste che lodava Dio dicendo: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini che Egli ama (Vangelo di Luca 2: 8-14).

Se per Natale anche tu desideri pace e serenità nel cuore, c’è Qualcuno che ti ama e che ti aspetta in una mangiatoia… quei pastori non esitarono ad andare a trovare il Bambino e, dopo averlo visto, a divulgare ciò che avevano visto!

“Quando gli angeli se n’erano andati, i pastori dissero tra loro: «Andiamo fino a Betlemme, e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere». Andarono quindi in fretta, e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino, che giaceva in una mangiatoia. Vedutolo, essi divulgarono quanto era stato loro detto di quel bambino, e tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori.” (Vangelo di Luca 2: 15-18).

Che cosa videro in quella mangiatoia che li spinse a divulgare la buona notizia ad altri? Da ciò che leggiamo, si può intuire che avevano sperimentato di persona la grande gioia che era stata loro annunciata dagli angeli, e che aveva saziato i desideri del loro cuore! C’è qualcosa di meraviglioso che tutti noi possiamo sperimentare questo Natale, se solo portiamo i nostri desideri e speranze alla mangiatoia e ci fermiamo lì, a contemplare “la gloria del Verbo fatto carne, pieno di grazia e di verità” (Vangelo di Giovanni 1: 14)!

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Apri il tuo cuore al Bambino che giace nella mangiatoia e chiedigli di donarti la pace e la serenità che tanto desideri! Potrebbe essere la svolta della tua vita!

Felice e Santo Natale a tutti!

Renato e Patrizia ?

 Missionari per una vita migliore!

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