Nelle riflessioni precedenti che trattano la cura dell’anima e la salute spiritule, abbiamo visto che, a causa delle scelte sbagliate dei nostri antenati, noi esseri umani veniamo al mondo ereditando fin dalla nascita quelle tendenze emotive di un cuore spezzato che sono comunemente chiamate “ferite emozionali”:
Paura (il bisogno di sentirsi al sicuro);
Insicurezza (il bisogno di sentirsi protetto);
Senso di colpa (il bisogno di esser giustificato);
Senso di nullità (il bisogno di un senso di valor proprio);
Complesso d’inferiorità (il bisogno di sentirsi unico e importante);
Senso di rifiuto o rigetto (il bisogno di sentirsi accettati per ciò che si è);
Senso di indegnità (il bisogno di sentirsi amati e parte della famiglia di Dio);
Disprezzo per se stessi (il bisogno di riscattare se stessi e la propria identità).
Ognuno di noi entra in questa vita terrena avendo impresse nell’anima queste ferite, le quali hanno bisogno di esser curate fin dall’infanzia affinché non si sviluppino in condizionamenti negativi o malsani nella nostra vita di adulti e nei nostri rapporti con gli altri.
Chi di noi non si sente amato, chi non si sente sicuro, chi non ha il senso di valor proprio o non si sente accettato per quello che è, sarà alla continua ricerca di una compensazione a questi bisogni, concentrandosi sulla sua persona e vivendo una condizione egocentrica, senza riuscire ad amare e a perdonare gli altri.
Gli atteggiamenti di una persona ultrasensibile e permalosa, che ha un continuo bisogno di attenzioni, notevolmente insicura e alla continua ricerca di consigli su come agire nelle varie circostanze della vita, rivelano che è probabilmente cresciuta in un ambiente familiare che non ha saputo sanare queste ferite dell’anima, ma che al contrario le ha allargate.
Questo cuore spezzato potrebbe essersi sentito rifiutato fin dal seno materno per una gravidanza indesiderata, o aver vissuto in tenera età lunghe degenze ospedaliere lontano dalla presenza rassicurante della madre; potrebbe esser cresciuto senza la presenza dei genitori, perché deceduti o separati o impegnati in attività lavorative stressanti; potrebbe essere stato oggetto continuo di commenti denigratori e umilianti; potrebbe aver ricevuto un’educazione rigida e non aver mai ricevuto una parola di approvazione dai genitori o da chi ne raffigurava l’autorità; potrebbe aver subito violenze fisiche o sessuali, o essere nata con difetti fisici o colpita in seguito da qualche handicap di varia natura …
Così come sentiamo del dolore fisico quando ci viene toccata una ferita non rimarginata, allo stesso modo noi soffriamo quando non ci sentiamo amati, compresi, voluti, importanti, o quando percepiamo di essere stati rifiutati come persone, perché questi atteggiamenti da parte dei nostri simili riaprono quella grande ferita che si è prodotta nel giorno della cacciata dei nostri antenati dal paradiso terrestre.
La buona notizia è che Gesù è il “Consigliere Ammirabile” (Isaiah 9:5) che “guarisce quelli che hanno il cuore rotto e fascia le nostre ferite” emozionali (Salmi 147:3)! Egli è il nostro “Dottore dell’anima” che venne non solo a donare l’eterna salvezza al nostro spirito e la futura resurrezione al nostro corpo, ma la redenzione al nostro “intero nostro essere: fatto di spirito, anima, e corpo” (1 Tessalonicesi 5:23).
Sappiamo che il nostro “spirito” ha ricevuto la salvezza per fede dal momento che abbiamo accolto Gesù come Salvatore, e che il nostro “corpo” otterrà la piena salvezza nel giorno della resurrezione, ma dal momento in cui il cui il nostro spirito è salvato fino al giorno in cui saremo risuscitati, è iniziato un processo di guarigione dell’anima che ci renderà capaci di vivere veramente liberi nel luogo celeste che il Signore ha preparato per noi.
Lungo il corso del cammino cristiano, noi infatti acquistiamo consapevolezza che in Gesù:
siamo al sicuro
“Non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla Mia mano.” (Giovanni 10:28)
siamo giustificati
“Giustificati per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù.” (Romani 5:1)
siamo perdonati
“… il castigo per cui abbiamo la pace è su di Lui.” (Isaia 53:5)
siamo importanti
“Creati per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato per noi.” (Efesini 2:9)
siamo innalzati
“A tutti quelli che l’hanno ricevuto ha dato il diritto di diventare figli di Dio.” (Giovanni 1:12)
siamo accettati
“Colui che viene a Me, io non lo caccerò fuori.” (Giovanni 6:37)
siamo valorizzati
“Quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio”. (1 Giov. 3:1)
siamo graditi
“Chi serve Cristo in queste cose è gradito a Dio …” (Rom. 14:18)>
Nei prossimi giorni vedremo come avviare questo processo di guarigione nella nostra vita, ricevendo dal Signore una diagnosi e una terapia personalizzata per ognuno di noi.
Non mancate, dunque, di tornare regolarmente su questo sito, perché vi troverete i nuovi aggiornamenti che pubblicheremo per accompagnarvi nel processo di:
Guarigione del cuore spezzato!
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