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4 Chiavi per udire la voce di Dio!

4 Chiavi per udire la voce di Dio!
(di Mark Virkler, “Christian Leadership University”)

L’epoca in cui viviamo è talmente legata al razionalismo e al pensiero analitico che uno è deriso se afferma di poter udire la voce di Dio. Tuttavia, noi sappiamo che nella Bibbia ci furono personaggi che udirono la voce di Dio, e che ancora oggi ci sono persone oneste e affidabili che mostrano di saper ascoltare la voce di Dio. In effetti, c’è un profondo desiderio in ognuno di noi di avere comunione con Dio e di sentirlo parlare al nostro cuore.

Gesù disse: “Le Mie pecore mi seguono, perché conoscono la Mia voce” (Giovanni 10:4). Tuttavia molti credenti sono disperati senza una relazione intima che sazi la loro anima affamata, semplicemente perché non sanno riconoscere la Sua voce che parla al cuore.

Pur essendo un cristiano che crede nella Bibbia, ho lottato per anni per riuscire ad udire la voce di Dio, pregando, digiunando, studiando la Bibbia e cercando di udire una voce dentro di me, ma senza risultato. Non riuscivo a udire alcuna voce interiore! Dio mi indusse quindi a dedicare un anno intero a studiare, leggere e praticare l’ascolto della Sua voce.

4 keysIn quel periodo, il Signore mi insegnò 4 chiavi che mi aprirono la porta ad un dialogo con Dio. Ho poi scoperto che queste funzionano per migliaia di altri credenti che in tutto il mondo hanno imparato ad usarle, aggiungendo una dimensione più profonda all’esperienza cristiana e trasformando il nostro modo di vivere. Questo accadrà anche a te se impari ad instaurare un dialogo con Dio, utilizzando queste 4 chiavi che si trovano nel libro di:

Abacuc 2:1,2: “Io starò al mio posto di guardia, mi porrò sulla torre, e starò attento per vedere ciò che il Signore mi dirà e ciò che dovrò rispondere circa la rimostranza fatta. Il Signore mi rispose e disse: «Scrivi la visione, e incidila su tavole, perché si possa leggere…”

Chiave n. 1 – La voce di Dio nel cuore somiglia allo scorrere di pensieri spontanei.

“Il Signore mi rispose e disse …” (Abacuc 2:2). Abacuc sapeva riconoscere il suono della voce di Dio. Elia la descrisse come “un dolce sussurro” (1 Re 19:12). Io cercavo sempre di sentire una voce udibile e, sebbene a volte Dio parla anche in quel modo, ho poi imparato che di solito la voce di Dio si manifesta in pensieri spontanei, visioni o impressioni.

Ti è mai capitato di star guidando e all’improvviso ti viene in mente il pensiero di pregare per qualcuno? Non credi che quel pensiero fosse la voce di Dio che ti chiamava a pregare? La domanda è: “A cosa somigliava la voce di Dio mentre guidavi? Era una voce udibile, o un pensiero spontaneo che ti è balzato in mente?”

L’esperienza ci insegna che la comunicazione spirituale avviene tramite pensieri spontanei, sensazioni e visioni, e le Scritture lo confermano. Per esempio, la definizione di “paga”, una parola ebraica che significa intercessione, è quella di “un incontro o connessione casuale”. Quando Dio richiama la nostra attenzione ad intercedere per qualcuno, lo fa tramite il paga, un incontro di pensieri spontanei che si inseriscono improvvisamente nella nostra mente. Perciò, quando desideri udire la voce di Dio, devi cercarlo nei pensieri spontanei.

Chiave n. 2 – Rilassarsi per percepire il flusso dei pensieri ed emozioni di Dio.

“Io starò al mio posto di guardia, mi metterò sulla torre …” (Abacuc 2:1). Abacuc sapeva che, per poter cogliere i pensieri spontanei provenienti da Dio, doveva recarsi in un luogo tranquillo e calmare i propri pensieri ed emozioni. Il Salmo 46:10 ci esorta a fermarci e a riconoscere la presenza di Dio. C’è una profonda conoscenza interiore (flusso spontaneo) nel nostro spirito a cui ognuno di noi può attingere quando rilassiamo il corpo e la mente. Se non ci fermiamo e rilassiamo, sentiremo solo i nostri pensieri, non quelli di Dio.

Ci sono vari metodi per rilassarsi in modo da percepire il flusso spontaneo di Dio. Un modo efficace per farlo è esprimendo amore per Dio con un canto d’adorazione (vedi 2 Re 3: 15). Il flusso divino viene percepito quando i pensieri e le emozioni sono rilassati. Allora ci si può aprire al flusso spontaneo di Dio. Se i pensieri vanno sulle cose da fare, possiamo scriverle e metterle da parte. Se i pensieri sono sensi di colpa ed indegnità, possiamo pentirci e farci lavare dal sangue dell’Agnello, in modo da indossare le Sue vesti di giustizia (Isaia 61:10) e comparire senza colpa alla presenza di Dio (Colossesi 1:22).

Per ricevere la pura parola di Dio, è importante concentrare il proprio sguardo su Gesù, perché il flusso intuitivo deriva da ciò su cui ci fissiamo. Se lo sguardo è fissato su Gesù, il flusso intuitivo arriverà da Lui, ma è fissato sui propri desideri, il flusso proverrà da questi. Per ricevere un flusso puro, dobbiamo concentrarci su Gesù, calmandoci alla presenza di Dio per ricevere ciò che ci darà. “Fissando lo sguardo su Gesù” (Ebrei 12:2), possiamo rilassarci al Suo cospetto e cominciare a condividere i pensieri del nostro cuore, in modo da ricevere in cambio i Suoi pensieri e trovarci a conversare con Lui.

Chiave n. 3 – Fissare gli occhi su Gesù, per vedere nello Spirito le visioni di Dio.

“Starò attento per vedere ciò che il Signore mi dirà…” (Abacuc 2:1,2). Abacuc si aspettava di vedere una visione mentre pregava. Apriva gli occhi del cuore per guardare nello spirito e vedere ciò che Dio gli avrebbe detto. Questo è interessante, perché Dio ha sempre parlato tramite sogni e visioni, e disse espressamente che avrebbe continuato a farlo con coloro sui quali avrebbe riversato lo Spirito Santo (Atti 2:17).

Io non avevo mai pensato di aprire gli occhi del cuore per cercare una visione, ma ora ho capito che è esattamente ciò che Dio vuole che faccia. Ci ha dato gli occhi del cuore per vedere nello spirito le visioni e i movimenti di Dio. Credo che c’è un intero mondo spirituale che si muove tutto intorno a noi, pieno di angeli, demoni, lo Spirito santo, Dio onnipotente e il Suo Figlio onnipresente. Non c’è motivo per non vedere questa realtà, se non a causa di incredulità o mancanza di conoscenza.

Per riuscire a vedere, dobbiamo guardare. Daniele aveva una visione nella sua mente e scriveva: “Io guardavo … continuai a guardare … guardavo” (Daniele 7: 2,9,13). Pregando, cerco di vedere Gesù nella mia mente, e lo guardo mentre mi parla e mi dice le cose che sono nel Suo cuore. Anche voi, guardando, potrete vederlo in visione, nello stesso modo in cui ricevete pensieri spontanei, perché Gesù è l’Emmanuele, il “Dio con noi” (Matteo 1:23). È semplice, puoi vedere Cristo in te, perché Cristo è presente in te! Infatti, scoprirai che la visione ti arriverà così facilmente che sarai tentato a rifiutarla, pensando che viene da te. Tuttavia, se cominci a scrivere queste visioni, presto i tuoi dubbi saranno sconfitti dalla fede, perché riconoscerai che il loro contenuto poteva provenire solo da Dio.

Gesù era capace di vivere in continuo contatto con Dio, dichiarando di non fare o dire nulla di propria iniziativa, se non quello che “vedeva fare e dire dal Padre” (Giovanni 5:19,20,30). Che modo straordinario di vivere! Anche per noi è possibile, se solo fissiamo gli occhi su Gesù. Con la morte e risurrezione di Gesù il velo è stato squarciato (Luca 23:45), dandoci accesso immediato alla presenza di Dio, che ci invita ad avvicinarci a Lui (Ebrei 10:19-22). Sebbene questo può sembrare insolito per la cultura razionale del ventunesimo secolo, è tuttavia una realtà biblica e fondamentale dell’insegnamento ed esperienza cristiana.

Chiave n. 4: Scrivere le risposte di Dio nel diario facilita l’ascolto della Sua voce.

Dio disse ad Abacuc: “Scrivi la visione, perché si possa leggere…” (Abacuc 2:2), e questo non fu un caso isolato. La Bibbia contiene innumerevoli preghiere e risposte che Dio diede ai Suoi figli, e che furono trascritte nei Salmi, nei Profeti, nell’Apocalisse, ecc.

Questa procedura viene oggi chiamata “two-way journaling” (diario a due sensi), ed è un modo favoloso per facilitare il flusso di pensieri spontanei, perché ci permette di scrivere ciò che Dio ci sta dicendo, senza doverci fermare a verificarne la provenienza fino a che il flusso non è cessato. In seguito potremo farlo, ma non mentre stiamo ricevendo, perché bloccherebbe il flusso della comunicazione divina. Scrivendo, possiamo ricevere in fede, sapendo che, quando il flusso è terminato, potremo sempre tornare ad esaminare ciò che è stato scritto per assicurarci che è in linea con le Sacre Scritture.

Scrivere nel diario è meraviglioso. All’inizio i dubbi potrebbero assalirvi, ma scacciateli e ricordatevi che è un concetto biblico! Dio è presente e parla ai Suoi figli. Non siate tesi, o intralcerete lo Spirito Santo. È quando cessiamo di sforzarci, ed entriamo nel Suo riposo (Ebrei 4:10), che Dio è libero di scorrere. Sedetevi comodamente, prendete carta e penna, sorridete e rivolgete la vostra attenzione al Signore, adorandolo mentre cercate il Suo volto. Dopo aver scritto la preghiera, fermatevi e aspettate, fissando lo sguardo su Gesù, finché riconoscete un pensiero che risponde alla vostra domanda. Non dubitatelo, ma scrivetelo. In seguito, rileggendo il diario, scoprirete che stavate realmente dialogando con Dio.

Alcune indicazioni finali: Conoscere la Bibbia è di vitale importanza per riconoscere la voce di Dio nel vostro cuore, così dovete impegnarvi ad imparare e ubbidire le Scritture. Inoltre è importante per la vostra sicurezza far riferimento a qualche consigliere spirituale che vi aiuti a verificare i messaggi ricevuti. Qualsiasi istruzione di maggiore importanza ricevuta tramite il “journaling” (diario) va verificata prima di essere messa in pratica.

(Adattato da “4 Keys to Hearing God’s Voice” at: www.cluonline.com/godsvoice.htm)

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Per altri articoli sulla Cura dell’anima, CLICCATE: http://renatoamato.com/it/la-cura/
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Nota dell’Editore (Renato): Come affermato nelle indicazioni finali dell’articolo qui sopra pubblicato, conoscere la Parola di Dio è di vitale importanza per riconoscere la voce di Dio. Se pensate di non conoscerla abbastanza bene, non vuol dire che non potete udire da Dio, ma sarà importante che vi consigliate con qualcuno più esperto per avere la certezza che le istruzioni ricevute procedino dal Signore, prima di metterle in atto. La Bibbia ci avverte:

«Ogni parola sarà confermata per la bocca di due o tre testimoni». (2Corinzi 13:1)
“Senza una saggia guida si cade, ma nel numero di consiglieri c’è salvezza.” (Prov. 11:4)

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Per leggere Parole di Gesù, CLICCATE: http://renatoamato.com/it/diario/parole-di-gesu/
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