Ci troviamo in piena stagione natalizia e, come ogni anno, tutto il mondo si prepara a festeggiare questa ricorrenza, invitando parenti, amici e conoscenti, a casa per la cena o pranzo di Natale, o anche solo per condividere una fetta di panettone e un bicchiere di spumante. Insomma, si respira aria di festa, le strade sono illuminate dalle luci colorate, i mercatini riempiono strade e piazze, e i centri commerciali sono affollati da chi non vuole aspettare l’ultimo minuto per fare compere e prepararsi ai festeggiamenti.
Eppure solo qualche settimana fa aleggiava sulla gente uno spirito di paura, alimentato da notizie sconvolgenti di eventi traumatici che hanno fatto tremare l’intero continente europeo! Ancora oggi i dibattiti televisivi fomentano diffidenza verso gli immigrati, soprattutto verso chi professa altri credi religiosi, ed è in corso una specie di “guerra” psicologica (o “spirituale”) fra la fede e la paura, l’amore e l’odio, la speranza e la disperazione …
In questi giorni si decidono le sorti dell’umanità, non tanto per la conferenza internazionale sul clima, o le dichiarazioni di “guerra al califfato”, o il riaffiorare di tensioni fra la Russia e i paesi della Nato, ma soprattutto per l’atteggiamento di alcuni paesi europei verso chi fugge dalla guerra e dalla fame. Qualche anno fa sarebbe stato impensabile vedere in Europa i muri di filo spinato che impediscono l’ingresso dei profughi, ma è evidente che il nostro continente non ha ancora fatto i conti con la sua storia e deve ridefinire la propria identità, dopo secoli di lotta fra chi vorrebbe accantonare i valori cristiani e chi li vuole difendere.
La realtà è che le lancette del tempo non possono tornare indietro! Le famiglie di profughi ed immigrati che in qualche modo sono riusciti ad arrivare in Europa, rischiando la vita dei loro cari, non torneranno nei paesi da cui sono fuggiti! Siamo noi europei che dobbiamo imparare ad accogliere la loro presenza fra noi, e un modo per farlo è salutandoli con un augurio di pace a Natale!
“Salam Alaikum”! “Shalom Aleichem”! “Pace e bene”!
“Pace a voi” (Giovanni 20: 19, 21, 26)!
I fedeli di tutte le religioni nel mondo (che siano mussulmani, ebrei o cristiani) si salutano con un augurio di “pace”, anche se lo fanno soprattutto all’interno della loro comunità religiosa. È ora che tutti impariamo a salutare anche coloro che appartengono ad altre culture o credi religiosi augurando loro la “pace”, e il Natale ci offre l’occasione per farlo!
Nei giorni scorsi, alla domanda di un giornalista per strada, “che cosa desidera per Natale?”, molta gente ha risposto: “pace e serenità!” In un mondo in cui si parla sempre più di guerra (che sia “santa” o “di civiltà”), oggi più che mai abbiamo tutti un grande bisogno di pace! Il Natale ci offre non solo il messaggio, ma anche l’occasione per fare la pace con noi stessi e con gli altri! Una pace che solo Dio può darci!
La Sua parola ci rivela che è la mancanza di pace con noi stessi che ci mette in guerra con il nostro prossimo, e ci indica anche la soluzione!
Giacomo 4:1 Da dove vengono le guerre e le contese fra voi? Non provengono forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra? 2 Voi bramate e non avete; uccidete e portate invidia e non riuscite ad ottenere; litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché lo fate male per spendere nei vostri piaceri.
Filippesi 4:6 Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma siano le vostre richieste rese note a Dio mediante preghiere e ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
Per fare pace con gli altri, dobbiamo fare pace con noi stessi! E per fare pace con la nostra coscienza, dobbiamo fare pace con Dio, l’Unico che può dare riposo alla nostra anima!
Salmo 62:1 Solo in Dio trova riposo l’anima mia; da Lui proviene la mia salvezza.
Duemila e settecento anni fa, le Scritture predissero la nascita di un “bambino”, di un “figlio“ che ci è stato dato, e che sarà chiamato: “Principe della pace”.
Isaia 9: 5 “Un bambino è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l’impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace.”
Dai giorni del profeta Isaia ad oggi, c’è un solo bambino la cui nascita viene celebrata ogni anno in tutto il mondo, anche in paesi non tradizionalmente cristiani: il “Bambino Gesù“!
Non c’è un altro bambino altrettanto importante e famoso nella storia dell’uomo!
La nascita di Gesù è al centro della storia dell’uomo! Perfino chi non crede, o professa un’altra religione, deve usare la data di oggi (il 2015 d.C.) partendo dalla nascita di Gesù! È un evento talmente importante da non poter mai essere dimenticato da nessuno!
La nascita di Gesù è anche al centro del destino dell’uomo! Solo chi accoglie la nascita di Gesù nel suo cuore può cominciare a comprendere lo scopo della sua vita e vederla con gli occhi di Dio! È allora che Gesù diventa il “Principe della pace“ che regna nella nostra anima e ci fa “riposare in verdeggianti pascoli e lungo acque calme” (Salmo 23:2)!
Matteo 11:28 Venite a Me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e IO vi darò riposo. 29 … troverete riposo per le anime vostre.
Giovanni 14:27 Io vi lascio la pace, vi do la Mia pace; Io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato …
Isaia 26:3 Alla mente che riposa in Te, Tu conservi una pace perfetta, perché confida in Te.
È facendo pace con Dio e con noi stessi che si può fare pace col mondo intorno a noi!
Efesini 2:17 Con la Sua venuta, Gesù ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché per mezzo di Lui abbiamo entrambi accesso al Padre in un medesimo Spirito.
La storia del “primo Natale” racconta che l’annuncio della nascita di Gesù fu fatto dagli angeli a degli umili pastori, gente spesso disprezzata dagli altri, come gli immigrati intorno a noi …
https://youtu.be/BwpN_MxX6Lw
Luca 2:10 L‘angelo disse: «Non temete, perché vi annunzio una grande gioia che tutto il popolo avrà; 11 oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. 12 E questo vi servirà di segno: Voi troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia». 13 E ad un tratto si unì all’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio, dicendo: 14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini che Egli ama».
Questo è il nostro augurio di pace a Natale!
Che ricordare la nascita del Bambino Gesù sia un’esperienza di pace e di gioia nei vostri cuori ogni singolo giorno dell’anno! A tutti voi …
Un felice e santo Natale 2015!
Renato e Patrizia (Vittoria)