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Quel “bambino nella mangiatoia” …

mangerSiamo ormai entrati nel nuovo 2017 e possiamo finalmente riposarci dalle tante attività febbrili che ogni anno intasano questo periodo festivo, in modo da goderci le strade e piazze ancora illuminate e decorate da luci colorate e addobbi natalizi. In particolar modo, a me piace visitare i presepi, che ci fanno assaporare la bellezza del Natale e meditare sul suo significato!

Sì, il Natale non è ancora finito, perché non è la festa di un unico giorno dell’anno, ma è una stagione festiva che continua almeno fino al 6 gennaio, quando in oriente il mondo cristiano ortodosso celebra la nascita di Cristo, mentre in occidente noi ricordiamo l’arrivo a Betlemme dei magi d’oriente e la presentazione dei doni al bambino Gesù.

In tutto il mondo il Natale è la festa più celebrata dell’anno, perfino dai non credenti, perché la nascita di Gesù è al centro della storia dell’uomo e, non importa ciò che uno crede riguardo alla Sua natura, che sia umana o divina, tutti devono riferirsi ogni giorno alla data della Sua nascita! Infatti, la storia dell’umanità si divide fra ciò che accaduto a.C. (avanti Cristo, cioè prima della Sua nascita) e ciò che è accaduto d.C. (dopo Cristo), e tutti, credenti e non, devono datare quest’anno come il 2017° anno dalla nascita di Gesù!

Naturalmente un cristiano potrebbe datare anche la sua vita fra ciò che è successo “prima” e “dopo” il suo incontro con Cristo, ma a prescindere da ciò che ognuno crede riguardo alla Sua natura, la maggioranza della gente nel mondo ha un grande rispetto per la figura di Gesù, anche quelli che non credono in Dio!

Gesù è la figura più importante nella storia dell’uomo
! Non solo è riconosciuto come “Figlio di Dio” da oltre due miliardi di cristiani nel mondo, ma è rispettato come importante “profeta di Dio” da circa un miliardo e mezzo di mussulmani, ed è venerato come “divinità” da un miliardo di induisti, e come “illuminato” da mezzo miliardo di buddisti! Ci sono ebrei che lo considerano un saggio “rabbino” non compreso dai sacerdoti dei Suoi tempi, e perfino chi si dichiara ateo non può negare che è uno dei più grandi “maestri di vita” mai apparsi nel corso della storia!Nessuna meraviglia che il mondo intero celebri ogni anno la Sua nascita!

Ciò che appare strano è che gli unici ad opporsi ai festeggiamenti natalizi sembrano essere alcuni “cristiani” che dicono che il Natale non vada festeggiato, perché “ha origini pagane, e non ha niente a che fare con la nascita di Gesù”! Alcuni di questi addirittura si arrabbiano con altri cristiani che vogliono celebrare il Natale come “compleanno di Gesù”, dicendo che “festeggiare la Sua nascita non ha alcun fondamento biblico”, ma si sbagliano …

La Natività è l’evento più annunciato e celebrato nella Bibbia!

Uso intenzionalmente il termine “Natività”, invece di “Natale”, perché non parlo di quella che oggi è stata ridotta ad una festività fatta di decorazioni, shopping, vacanze, abbuffate, regali e auguri scambiati fra la gente, ma di un evento annunciato dai profeti molti secoli prima che Gesù nascesse, e celebrato dagli angeli la sera stessa in cui questo avvenne, quando ne annunciarono la buona notizia ai pastori nei campi …

“In quella regione c’erano dei pastori nei campi che di notte facevano la guardia al gregge. Un angelo del Signore si presentò loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, ed essi furono presi da gran timore. L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una “grande gioia che tutto il popolo avrà: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. Questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia. E ad un tratto vi fu una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini che Egli gradisce!» (Luca 2: 8-14).

Dal resoconto biblico, possiamo chiaramente dedurre che ci fu una celebrazione in cielo la notte in cui Gesù nacque e, anche se è improbabile che fosse il 25 Dicembre, che importa? Perché non dovremmo anche noi celebrare l’evento (se non la data) ogni anno?

L’angelo sottolineò che “questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce in una mangiatoia e, molti secoli prima che Gesù nascesse, anche il profeta Isaia aveva profetizzato, dicendo: il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio e gli porrà nome Emmanuele.” (Isaia 7: 14).

Quel “bambino nella mangiatoia” è riconosciuto in tutto il mondo come “segno” (o simbolo) della nascita di Gesù, che viene ricordata ogni anno tramite i presepi e le rappresentazioni della Natività! Sebbene la “croce” rimane il segno più importante per i cristiani, per coloro che non credono nella resurrezione di Cristo, quel “bambino nella mangiatoia” rimane tuttora un segno universale di pace in terra agli uomini di buona volontà”!

“Un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l’impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe di pace” (Isaia 9: 5).

Il resoconto biblico aggiunge che, “dopo che Gesù era nato in Betlemme di Giudea, dei magi da oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo» (Matteo 2: 1-2).

Non solo gli angeli e i profeti, ma perfino le stelle proclamarono la nascita di Gesù da oriente ad occidente! E ancora oggi, in tutto il mondo, “la stella sulla stalla” viene vista ogni anno come un “segno” di pace e di speranza da tutta l’umanità, anche dai non credenti!

La mia preghiera per il 2017, è che, osservando quel “bambino” fra le braccia di sua madre, tutti possiamo decidere di adoperarci per la pace e per dare speranza a chi, come loro, non hanno altro rifugio se non quello di una stalla.

Vi auguriamo un Anno 2017

pieno di gioia e benedizioni!

Renato e Patrizia ?

 Missionari per una vita migliore!

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