Nei giorni scorsi migliaia di atleti, arrivati da centinaia di nazioni del mondo, si sono contese le medaglie in varie discipline sportive alle Olimpiadi di Rio 2016. L’evento è stato seguito da milioni di telespettatori in tutto il mondo, oltre alle migliaia di tifosi che si sono recati fino in Brasile per incoraggiare e sostenere i loro beniamini!
Il nostro nipotino di 7 anni, che è in vacanza con noi, era molto preso dalle gare e voleva continuamente sapere chi stava vincendo, così spesso mi trovavo a seguirle insieme a lui e non ho potuto fare a meno di pensare agli enormi sacrifici che ognuno di questi atleti ha dovuto fare, dedicando gli anni migliori della loro vita per prepararsi a questo evento, nella speranza di vincere almeno una medaglia.
I vincitori, naturalmente, hanno avuto la soddisfazione di salire sul podio fra gli applausi del pubblico, ma ho visto anche molti piangere, dopo essere arrivati fino ai piedi del podio senza riuscire a salirci, i quali si sono promessi di voler dedicare i prossimi anni ad esercitarsi e fare ancora di più per riuscire a salire sul podio alle prossime Olimpiadi!
Ammiro la loro dedicazione, tenacia e spirito di sacrificio, ma pensando alle grandi rinunce che dovranno fare, nella speranza di ottenere un momento di gloria, mi sono domandato: Quanti, dopo solo qualche mese, si ricordano i nomi di quelli che vincono una medaglia alle Olimpiadi di questo mondo? Ne vale davvero la pena?
La parola di Dio dice che “… la gloria d’uomo è come il fiore dell’erba; l’erba si secca e il fiore cade, ma la parola del Signore rimane in eterno” (1Pietro 1:24).
In altre parole, come l’erba si secca e il fiore appassisce, la gloria dell’uomo in questo mondo è passeggera e verrà presto dimenticata, ma c’è una gara a cui siamo chiamati che può farci vincere una medaglia che dura per sempre!
1Corinzi 9: 24 Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ne ottiene il premio? Correte in modo da conquistarlo. 25 Ora, chiunque compete nelle gare si auto-controlla in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. 26 Io dunque corro, ma non in modo incerto; così combatto, ma non come chi batte l’aria; 27 anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato.
L’apostolo Paolo ci esortò a correre per conquistare il premio di una corona incorruttibile, disciplinando noi stessi come gli atleti che corrono nello stadio per vincere la medaglia, ma indicava un podio celeste, dove solo alcuni di noi saliranno per ricevere dal Signore stesso un incorruttibile riconoscimento davanti a Dio e alle miriadi di angeli, che ci applaudiranno per aver portato a termine la corsa a cui eravamo stati chiamati a correre sulla terra!
Ebrei 12:1 Anche noi, essendo circondati da un gran numero di testimoni, deponiamo ogni peso e peccato che facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta.
Benché non riusciamo a vederli, noi siamo “circondati da un gran numero di testimoni” che dagli spalti dell’immenso stadio del Cielo fanno il tifo per quelli di noi che siamo chiamati a “correre la gara che ci è posta davanti” (Ebrei 12:1)!
Per correre la gara e ottenere la “corona incorruttibile”, dobbiamo capire la differenza fra ciò che è “corruttibile” e si corrode nel tempo, e ciò che è “incorruttibile” e dura per sempre! Gesù disse: “Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano, ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore” (Matteo 6: 19-21).
Quel trofeo a cui molti dedicano il loro cuore, facendo enormi sacrifici per ottenerlo (come la gloria dell’uomo, la fama e la notorietà), potrebbe essere solo uno dei “tesori sulla terra”, cioè “un vapore che appare per un istante e poi svanisce” (Giacomo 4: 14).
Ci sono invece dei “tesori in cielo” che durano per sempre e per cui vale veramente la pena vivere e lottare! Questa è la gloria che riceveremo dal Figlio di Dio, quando davanti al Padre e ai suoi angeli ci congratulerà, dicendo: “Ben fatto, fedele servo; sei stato fedele in poca cosa; ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore” (Matteo 25:21).
Anche questi richiedono sacrifici e rinunce da fare, ma sono tesori che durano per sempre!
Matteo 16: 24 Gesù disse: «Se uno vuol venire dietro a Me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e Mi segua. 25 Chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà. 26 Che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e poi perde l’anima sua? … 27 Perché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo il suo operato.
Un giorno Gesù verrà con i Suoi angeli, nella gloria del Padre, e consegnerà ad ognuno di noi la corona incorruttibile che ci saremo guadagnati con la fedeltà nelle piccole cose! C’è però anche il rovescio della medaglia e non tutti saliranno su quel podio celeste!
Marco 8: 35 … chi perderà la sua vita per amor mio e del Vangelo, la salverà. 36 E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua? 38 Perché se uno si sarà vergognato di Me e delle Mie parole in questa generazione, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli».
Ci sarà una “corona incorruttibile” per chi avrà dato “la sua vita per amor Suo e del Vangelo”, ma “la vergogna” per chi si è vergognato di Lui e delle Sue parole in questa generazione.
Daniele 12: 2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; alcuni per la vita eterna, altri per la vergogna eterna. 3 I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno insegnato a molti la giustizia risplenderanno come le stelle in eterno.
Le “stelle” di questo mondo (quelle del cinema, della musica o dello sport) saranno presto dimenticate, ma quelle del regno di Dio “risplenderanno come le stelle in eterno”! Chi sono questi? “Quelli che avranno insegnato a molti la giustizia”, cioè “quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede” (Filippesi 3:9).
Tutti noi cristiani, non importa chi, dove e come, siamo chiamati a far “risplendere la nostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le nostre buone opere e glorifichino il Padre nostro che è nei cieli” (Matteo 5:13), e Gesù disse che “vi sarà gioia presso gli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede» (Luca 15: 10).
Ogni volta che qualcuno si riavvicina a Dio, grazie alla nostra testimonianza di fede, un gran numero di testimoni sugli spalti celesti esultano di gioia, come quando l’atleta nello stadio taglia il traguardo o segna una rete, facendo “GOAL”! Quella è la gara che noi siamo chiamati a correre!
Prov. 11:30 Il frutto del giusto è un albero di vita, e chi fa conquista di anime, è saggio.
Giov. 15:8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete Miei discepoli.————————————————————————————————————————
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