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Che cosa significa essere “Cristiani”?

Una delle più grandi figure storiche del ventesimo secolo, Mahatma Gandhi, famoso per aver ispirato e guidato la “rivoluzione non-violenta” che causò la fine dell’impero britannico nel subcontinente indiano, citava spesso il Vangelo come una fonte della sua ispirazione! Alla domanda di che cosa ne pensasse della religione cristiana, Gandhi rispose: “Io amo Gesù! Vorrei solo che i cristiani lo prendessero più sul serio! Essi sono diversi dal loro Maestro!”

Questa riflette purtroppo l’impressione generale che il resto del mondo ha di coloro che si dicono “cristiani”!  Nonostante la gente sincera abbia una grande ammirazione per la figura e gli insegnamenti di Cristo, la maggior parte fa una grande fatica ad identificarlo con coloro che dovrebbero “rappresentarlo”, a prescindere dalla denominazione a cui appartengono!

Siamo onesti! Quanti di noi possono sinceramente affermare con convinzione di essere dei veri discepoli di Cristo? Gesù disse: Nessun discepolo è da più del suo maestro, anzi ogni discepolo ben addestrato sarà come il suo maestro” (Luca 6:40). In altre parole, il vero discepolo sarà riconosciuto per la sua capacità di identificarsi con “il suo maestro” e, se la gente intorno a noi fa fatica a vederlo riflesso nella nostra vita quotidiana, allora ognuno di noi dovrebbe mettersi in discussione e domandarsi “perché”?

Non basta attribuirne la colpa allo “spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza” (Efesini 2:2) per scrollarsi di dosso la convinzione dello Spirito Santo che esorta ognuno di noi ad “esaminare se stesso, prima di mangiare del pane e bere del calice” (1Cor. 11:28) che ci rendono testimoni di Cristo.

La Bibbia dice che “se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati” (1Cor. 11:31) quindi è importante domandarci perché, dopo duemila anni di “cristianesimo”, c’è ancora gente che, come Gandhi, non riesce a vedere “Cristo in noi, speranza di gloria” (Col. 1:27).

Quand’ero giovane e cercavo risposte ai quesiti essenziali della vita, quali: “che cosa ci sto a fare in questo mondo?” o “come posso dare un significato vero alla mia vita?”, mi guardai intorno in cerca di qualcuno che avesse la parvenza di una vita degna di essere imitata, ma non riuscivo a trovarlo e cominciai a pensare di dover fare un viaggio in India per questo! Pensate, sono cresciuto in un paese che viene considerato “cristiano” dal resto del mondo, e tuttavia ci furono migliaia di giovani della mia generazione che arrivarono alla mia stessa conclusione di dover andare in paesi lontani per trovare un esempio da seguire!

È questo che significa essere “cristiani” o “discepoli di Gesù”? Quando gli altri osservano noi “cristiani”, riescono a vedere un esempio di Gesù nella nostra vita di tutti i giorni?

Un famoso evangelista del 19° secolo, Dwight L. Moody, disse che: “L’unico Evangelo che la maggior parte della gente sa leggere è quello rilegato in scarpe di pelle”!  In altre parole, ci sono persone intorno a noi che non hanno mai aperto una Bibbia, ma che sanno leggere i cristiani che li circondano! E cosa vedono? Gente che crede di essere migliore degli altri?  o che “cammina umilmente con Dio” (Michea 6:8)? Persone che giudicano e guardano gli altri dall’alto in basso? o che “stimano gli altri più di se stessi” (Fili. 2:3)? Presuntuosi che pensano di essere a posto con la loro coscienza davanti a Dio? o che davvero conoscono il Suo cuore e il dolore che prova davanti alla sofferenza umana (Giov. 11:35)?

Quando leggo “come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi” (Atti 10:38), non posso fare a meno di chiedermi se sto veramente seguendo il Suo esempio e cercando di imitare il Maestro! Posso davvero affermare che “l’amore di Cristo mi spinge” (2Cor. 5:14)  a fare il possibile per alleviare le sofferenze degli altri e “fasciare quelli che hanno il cuore spezzato” (Isaia 61:1)? La Bibbia dice che “a questo siamo stati chiamati, perché Cristo ha sofferto per noi, lasciandoci un esempio, affinché seguiamo le Sue orme” (1Pie 2: 21). 

“Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giov. 13:35).