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La “Passione” di Cristo siamo NOI!

Questa settimana, una buona parte del mondo cristiano ricorderà “La Passione di Cristo” e ripercorrerà gli ultimi eventi della Sua vita terrena che lo portarono sulla Croce, celebrando poi, nel giorno di Pasqua, la Sua Resurrezione avvenuta tre giorni dopo la Sua morte!

Circa un anno fa, con l’avvicinarsi della domenica di Pasqua, pubblicai un articolo intitolato: “Pasqua: la risurrezione dei tuoi sogni!”, nel quale scrissi che “La risurrezione di Gesù è al centro della storia dell’uomo e ha spalancato la porta alla realizzazione del nostro destino! Quando le cose non sembrano andare nella direzione che ti aspettavi e i tuoi sogni appaiono infranti, sappi che Dio ha un piano meraviglioso per te e che “il pianto può durare una notte, ma al mattino erompe un grido di gioia” (Salmo 30:5). Se hai fiducia in Lui, anche tu potrai sperimentare la risurrezione dei tuoi sogni”!

Questo, però, non sarebbe stato possibile senza la passione di Gesù per noi!

Nei Vangeli si vede chiaramente che la grande passione di Gesù era il Suo immenso amore per gli esseri umani, che fossero individui come me e te, o moltitudini (tutti noi) per le quali “ebbe compassione perché erano stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore” (Matteo 9:36). Questa passione si manifestò in tutto ciò che fece nel corso della Sua vita, in particolar modo nelle ultime ore della Sua passione, fino a che “rese lo spirito” (Luca 23:46).

È interessante notare nel dizionario la definizione di “passione”:

  1. un sentimento molto forte o amore incontenibile
  2. un interesse particolare per qualcuno o qualcosa.
  3. un oggetto di intenso amore o di vivo interesse (la grande passione della sua vita).

Gesù fu spinto da una grande passione per noi, un sentimento di intenso amore da cui trasse la forza e la motivazione necessaria per affrontare la croce ed uscirne fuori vittorioso! Infatti, la Scrittura dice che: per la gioia che gli era posta davanti, Gesù sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio” (Ebrei 12:2).

Qual è la “gioia che gli era posta davanti”? Secoli prima, il profeta Isaia aveva predetto in maniera esplicita la passione e morte del Messia, e scrisse che: “Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, Egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell’Eterno prospererà nelle Sue mani. Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto” (Isaia 53: 10,11)!

Gesù aveva una visione chiara e precisa che gli procurava gioia e soddisfazione, anche nei momenti in cui fu schernito, vituperato e maltrattato! In quelle ore, Gesù pensava a noi e al nostro benessere! Siamo noi “la discendenza” e “il frutto del travaglio” che vedeva con gli occhi della Sua mente, e fu la Sua passione per noi che gli fece superare ogni cosa!

In un’intervista pubblicata su www.aiutofamiglia.it, il professor Luigi De Maio, psicoterapeuta e neuropsichiatra, ha descritto la passione in questo modo: “La passione è il tendere verso un obiettivo che si desidera intensamente, che sia una persona o una cosa. È una spinta che ti da una forza enorme, inaspettata, e allora si parte alla conquista della persona amata, o della cima dell’Himalaya, o della grande scoperta medica che salverà l’umanità. Se c’è passione, si investe tutto se stesso e si crede con tutta l’anima di potercela fare, di arrivare alla meta.. Se non fosse così, chi è il folle che si imbarcherebbe in una ricerca scientifica che sembrava assurda agli occhi di tutti e che durerà anni? O chi inizierebbe a scalare la vetta più alta del mondo? Lo stesso avviene nella passione per la persona amata”.

Gesù conosceva lo scopo della Sua venuta sulla terra e lo perseguì con passione! Anche nel portare la croce, non fu mai una vittima, ma fu l’Autore stesso della Sua passione! “Io sono il buon Pastore che dà la Sua vita per le pecore. Per questo mi ama il Padre; perché depongo la Mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da Me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla» (Giovanni 10:11,17). Gesù scelse di dare la vita per noi!

Lui sapeva che «a Gerusalemme il Figlio dell’uomo sarà dato nelle mani dei sacerdoti e degli scribi. Essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, che lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e l’uccideranno; ma il terzo giorno Egli risusciterà» (Marco 10:33-34). Sapeva che “era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno” (Luca 24:46), e fu spinto dalla Sua passione a dare la vita per noi.

Continuamente, Gesù aveva detto ai Suoi discepoli che: “Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti» (Marco 10:45).

Alcuni ritengono assurdo che dovette pagare un tale “prezzo di riscatto” per la redenzione del genere umano, ma questo è perché non capiscono il sistema giuridico divino, dal quale Dio stesso non può sottrarsi. Non c’è alcun “legittimo impedimento” lassù, e la legge divina prevedeva che “senza spargimento di sangue non c’è perdono per i peccati” (Ebrei 9:22).

Per questo “Cristo è morto per gli empi. Difficilmente uno muore per un giusto. Forse uno potrebbe morire per un uomo dabbene, ma Dio mostra la grandezza del Suo amore per noi in questo che, mentre eravamo peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5: 6-8).

“Erano le nostre malattie che Egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui noi abbiamo la pace, è caduto su di Lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti” (Isaia 53: 4-5).

(Per ascoltare l’audio dell’insegnamento, cliccare sul seguente titolo):

La passione di Gesù siamo noi!

Qual è la tua passione

Tutti abbiamo qualche “passione”! Chi per la musica o per il teatro, chi per lo sport o per una causa politica o sociale, chi per una persona o un gruppo di persone che ama intensamente, chi per il Vangelo e per il Regno di Dio, ma è la passione che ci da la motivazione necessaria a raggiungere i nostri obiettivi, anche a costo di fare sacrifici! Se vogliamo fare una differenza in questo mondo, come fece Gesù, anche noi dobbiamo tirare fuori la nostra passione!

Vivi la tua passione!

La mia passione è ristorare l’animo di chi ha bisogno di essere fortificato per aiutare gli altri! Gesù disse: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi. Pregate che il Signore spinga degli operai nella Sua mèsse» (Matteo 9:37). Non mi stancherò mai di condividere ciò che ho imparato nel corso della mia vita per “affidarle a persone fedeli, che siano in grado di insegnarle anche ad altri” (2 Timoteo 2:2).

Se tu sei una di queste persone, scrivimi a: email@renatoamato.com

2 thoughts on “La “Passione” di Cristo siamo NOI!”

  1. pina

    grazie renato e’ un gran bell’argomento su cui riflettere TVB DVBG BUONA PASQUA

  2. Pingback: Renato Amato » Blog Archive » La croce è una scelta!

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