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Le lacrime sono un dono di Dio!

tearsNon ci sono parole per descrivere il dolore che si prova quando viene a mancare una persona cara, come quello che noi abbiamo provato nei giorni scorsi, quando il papà di mia moglie ha lasciato le sue spoglie mortali per andare nella sua casa celeste. Sebbene sappiamo che ora è in un mondo migliore, il distacco è pur sempre doloroso per noi che restiamo qui sulla terra.

Le parole non sono mai sufficienti per poter descrivere un sentimento intenso come il dolore. Possiamo provarci, ma spesso non ci riusciamo, ed è per questo che Dio ci ha fatto il dono delle lacrime, per aiutarci ad esprimere il dolore!

Non tutti riescono a piangere davanti agli altri, ed alcuni di noi preferiscono soffrire in silenzio e tenere il proprio dolore dentro, per ragioni che variano a secondo dell’individuo, ma se ci dovesse succedere di versare qualche lacrima in pubblico, non dovremmo mai vergognarci di farlo, perché le lacrime sono un dono di Dio!

Le lacrime sono un dono che Dio ci ha fatto! E sono un dono che anche noi facciamo, prima di tutto a noi stessi, perché liberano la nostra anima dal peso che sentiamo dentro, ma anche alle persone accanto, perché producono empatia e li rendono partecipi dei nostri sentimenti, liberandoli dall’indifferenza che tende a contagiare sempre di più il mondo al giorno d’oggi.

jesus weptUno dei versetti più corti della Bibbia, ma che io considero uno dei più belli, si trova nel Vangelo di Giovanni e dice semplicemente che “Gesù pianse” (Giovanni 11:35).

La ragione per cui io considero questo uno dei versi più belli della Bibbia è perché, piangendo, Gesù ci fece capire quanto ci ama, e che Lui non è al di sopra del dolore e dei nostri sentimenti umani.

Anzi, li condivide con noi, ed è per questo può “simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché fu Egli stesso provato come noi in ogni cosa, pur senza peccare” (Ebrei 4:15).

È una grande tentazione per gli esseri umani, quando si trovano nella sofferenza, pensare che a Dio non importi nulla del dolore che essi provano, quasi come se Lui fosse indifferente, ma non è affatto così! Fin dall’inizio, la Bibbia ci rivela un Dio che si addolora per noi, quando ci vede soffrire, perché Lui non è affatto indifferente alle nostre vicissitudini. “Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, che il loro cuore concepiva solo disegni malvagi in ogni tempo, … e se ne addolorò in cuor suo”. (Genesi 6: 5,6).

Gesù stesso venne descritto come un uomo di dolore, familiare con la sofferenza. Eppure erano le nostre malattie che portava, i nostri dolori di cui si era caricato” (Isaia 53: 3,4).

Jesus weepingTornando alle circostanze in cui “Gesù pianse”, si trattava di un evento simile a quello che abbiamo vissuto in questi giorni. Lazzaro, il fratello di Marta e Maria, era morto e il Vangelo ci racconta che, “quando Gesù vide piangere Maria (la sorella di Lazzaro) e i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: «Dove l’avete posto?». Essi gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù pianse. Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!» (Giovanni 11:33-36).

Io mi sono spesso chiesto “perché Gesù pianse”? Sapeva che stava per resuscitare Lazzaro, poiché nello stesso capitolo aveva precedentemente detto ai Suoi discepoli, “Il nostro amico Lazzaro s’è addormentato; ma vado a svegliarlo” (Giovanni 11:11). Allora perché pianse? Non fu forse una dimostrazione di debolezza umana scoppiare in lacrime quando sapeva benissimo che stava per riportare Lazzaro in vita?

Credo che le lacrime di Gesù fossero causate dall’empatia che provò per coloro che vide piangere. Il Vangelo, infatti, ci racconta che “quando Gesù li vide piangere, si commosse profondamente”. Allo stesso tempo, le Sue lacrime furono anche una dimostrazione di amore per coloro che lo videro piangere, perché essi dissero: “Vedi come lo amava!”

Erano quindi lacrime di empatia e di amore che Gesù versò! Con quelle lacrime, ci mostrò quanto Dio ama tutti quelli che vede piangere e soffrire, anche quelli che stanno piangendo la scomparsa di un caro, come essi stavano piangendo la scomparsa di Lazzaro.

science_of_tearsDio non è indifferente al nostro dolore! Anzi, i Salmi ci dicono che “Il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore rotto, e salva quelli che hanno lo spirito affranto” (Salmi 34:18). “Egli guarisce quelli che hanno il cuore rotto e fascia le loro ferite” (Salmi 147:3).

Il Signore “non è lontano da ciascuno di noi” (Atti 17:27), ma è proprio qui accanto, e ha promesso che “Il pianto dura una notte, ma al mattino erompe la gioia” (Salmo 30:5).

Forse anche tu stai piangendo la scomparsa di un caro e sei turbato dalla realtà della morte, ma la Bibbia promette che “il Signore, Dio, asciugherà le lacrime da ogni viso” (Isaia 25:8).

“Quando?”, ti starai domandando. La risposta cercò di darla Marta, sorella di Lazzaro, nella stessa occasione in cui Gesù pianse. “Marta gli disse: «Io so che (Lazzaro) risusciterà, nella risurrezione, nell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la Risurrezione e la Vita; chi crede in Me, anche se dovesse morire, vivrà” (Giovanni 11: 24, 25).

Sebbene anche noi, come Marta, “abbiamo in Dio la speranza che vi sarà una risurrezione dei morti” (Atti 24:15), questa è in un futuro che non sempre riesce a consolare i nostri cuori oggi. Gesù allora ci offre una certezza per il presente, dicendo: “In verità vi dico: chi ascolta la Mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità vi dico: l’ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l’avranno udita, vivranno” (Giovanni 5:24,25).  

Questa è la promessa che Gesù fa ad ognuno di noi qui oggi: “Chiunque vive e crede in Me, non morirà mai. Credi tu questo?” (Giovanni 11: 26). 

Preghiera: “Padre nostro che sei nei cieli, aiutaci a non venire meno nella fede, quando siamo colpiti dal dolore, ma a ricordarci che anche Gesù pianse, così come piansero coloro che lo videro appeso sulla croce il giorno della Sua morte. Essi però furono ripieni della gioia che viene al mattino, quando Lui fu risuscitato dai morti! La Tua parola dice che, così come siamo stati con Lui sepolti nel battesimo, in Lui siamo anche stati risuscitati, mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti” (Colossesi 2:12).

Questa è la nostra speranza, ed è anche la nostra dichiarazione di fede. Amen.”

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